giovedì 11 aprile 2013

Surfista divorato da uno squalo, un regista lo aveva attirato a riva per girare un documentario

Una tragedia scaturita da un tragico incidente, nel quale è rimasto vittima un surfista di bodyboard del Sud Africa. Ha provato a ribellarsi all’attacco dello squalo bianco, ma è stato tutto inutile: il pescecane, grande ben quattro metri, l’ha divorato in pochi minuti. Secondo quanto riportato, il predatore fu attirato a riva nei pressi di una spiaggia al largo della costa di Città del Capo dal regista Chris Fischer, ma a rimetterci è stato David Lilienfeld, ragazzo di appena 20 anni.
Il regista di documentari, per attirare il pescecane, aveva buttato in mare diverse tonnellate di pesce. Il surfista, dopo esser stato azzannato due volte, ha provato a farsi inutilmente scudo con la tavola. A pochi metri di distanza vi era il fratello, di nome Gustav, di soli 18 anni, insieme ad altri amici: stavano surfando, ed hanno udito le grida del povero David.
Ma nonostante questi siano subito accorsi sul posto, lo squalo gli aveva già amputato la gamba destra, e il giovane è morto prima di arrivare a riva. La spiaggetta nella quale è avvenuto l’attacco è sempre piena di surfisti: proprio per questo fino a pochi giorni prima in diversi avevano protestato per la licenza concessa a Fischer per il suo documentario.

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