venerdì 22 febbraio 2013

Trovato dello sterco di topo nelle sigarette italiane

Il pericolo del contrabbando di sigarette è una questione rilevante, quanto la pirateria o lo smercio di droga: infatti, secondo le ultime notizie, sarebbero state riscontrate delle tracce di sterco di topoall’interno di diverse sigarette di contrabbando, ma non solo: i livelli di nicotina, di catrame e dimonossido di carbonio sarebbero più alti rispetto a quelli delle normali sigarette, e con essi anche quelli di piombo, arsenico e cadmio.Questo è quanto riscontrato dalla Commissione parlamentare di inchiesta per quanto riguarda il fenomeno della contraffazione commerciale, che ha recentemente diffuso una relazione sulla questione. Dunque, non si parla più solo di un business grazie al quale la criminalità riesce ad arricchirsi, il che già sarebbe un male, ma di un serio pericolo per la nostra salute.Ma dopo diversi anni che non si sentiva più parlare di loro, come hanno fatto le sigarette di contrabbando a tornare di moda?! Molto semplice, grazie alla crisi economica: la gente ha meno soldi, e così chi fuma spesso preferisce ricorrere all’acquisto di sigarette di contrabbando, acquistate ad un prezzo più basso. Nel mondo si fumerebbero circa 350 miliardi di sigarette illegali, e in Italia circa 2,8 miliardi.

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