giovedì 14 febbraio 2013

Mandato di arresto europeo per il Papa

Sta facendo il giro del mondo la notizia scritta poche ore fa dall’ ITCCS ( Internetional Tribunal into Crimes of Chruch and State ) che si prende il merito di aver causato le dimissioni del Papa tramite un mandato d’arresto ed espropriando, come condanna, tutti i beni della Chiesa.
A quanto pare, Il Papa non si è dimesso per probemi di salute, messo alle strette dall’’ITCCS – International Tribunal into Crimes of Church and State di Bruxelles, organizzazione non meglio identificata che processa ed emette sentenze nei confronti di uomini di Chiesa o importanti uomini di Stato.
Papa Ratzinger, sarebbe colpevole secondo l’ITCCS in base a questa sentenza da loro pubblicata:
1. Venerdì 1 febbraio 2013, sulla base delle prove fornite dalla nostra affiliata Corte di Giustizia Common Law (itccs.org), il nostro ufficio ha concluso un accordo con i rappresentanti di una non specificata nazione europea e dei suoi giudici, a garanzia di un mandato di arresto contro Joseph Ratzinger, alias Papa Benedetto XVI, per crimini contro l’umanità ed associazione a delinquere.
2. Questo mandato d’arresto sarà consegnato all’ufficio della Santa Sede di Roma il giorno venerdì 15 febbraio 2013. La suddetta nazione ha concesso il permesso di trattenere Ratzinger, come criminale sospettato, all’interno del territorio sovrano della Città del Vaticano.
3. Lunedì 4 febbraio 2013, detta nazione ha consegnato una nota diplomatica nelle mani del Segretario di Stato Vaticano, Card. Tarcisio Bertone, informandolo dell’imminente mandato di arresto e invitando il suo ufficio a farlo rispettare. Né il card. Bertone né il suo ufficio hanno fornito alcun riscontro immediato a questa nota, tuttavia, solo sei giorni più tardi, papa Benedetto si è dimesso.
4. L’accordo tra il nostro Tribunale e i tribunali della nazione in parola comprende, come seconda disposizione, quella di emettere un lien commerciale sopra le proprietà e le ricchezze della Chiesa Cattolica Romana con effetto a partire dalla domenica di Pasqua, 31 marzo 2013. Questo lien sarà accompagnato a livello globale dalla pubblica Campagna Pasquale di Rivendicazione (“Easter Reclamation Campaign”, n.d.t.), in base alla quale le proprietà della Chiesa Cattolica saranno occupate e rivendicate dai cittadini come beni pubblici ed incamerate ai sensi del Diritto Internazionale e dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.
5. È decisione del nostro Tribunale e del governo della nazione in parola, quella di procedere all’arresto di Joseph Ratzinger e alla sua rimozione dall’incarico di Pontefice Romano, con l’accusa di crimini contro l’umanità e associazione a delinquere.
6. È altresì nostra nuova decisione quella di procedere come previsto anche all’incriminazione e all’arresto del pontefice successore di Joseph Ratzinger, secondo le stesse accuse, e di imporre il lien commerciale e la Campagna Pasquale di Rivendicazione contro la Chiesa cattolica romana.
Potete leggere la notizia ufficiale sul blog di ITCCS.org.
AGGIORNAMENTO ore 11.21 del 14 febbraio 2013 >>

Attivissimo smentisce questa notizia e ci informa che il “Tribunale Internazionale sui Crimini di Stato e Chiesa” (itccs.org), quello che secondo il tamtam della Rete ha annunciato di aver emesso un sensazionale “mandato d’arresto” contro Joseph Ratzinger “per crimini contro l’umanità e per aver ordinato un complotto criminale”, non ha la benché minima validità legale, è semplicemente un gruppo di persone comuni che si è autoproclamato “Tribunale” sulla base di una personalissima interpretazione della cosiddetta Common Law (che in realtà non c’entra nulla).
L’ITCCS non c’entra nulla con la Corte Internazionale di Giustizia o con la Corte Penale Internazionale.

1 commento:

  1. non so se credere o no,il papa ratzinger.se dimostrato in questi anni un papa dignitoso ..spero tanto di non avermi sbagliato... faccio una preghiera per papa joseph ratzinger.....

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