lunedì 18 febbraio 2013
Ragazza marocchina segregata e violentata dai genitori per “comportamenti occidentali”
PESARO – Questa è la storia di una ragazza pesarese, di 17 anni, giunta 10 anni fa dal Marocco con la famiglia, ma casi come il suo sono tanti, anche se spesso rimangono celati. L’usanza della tradizione islamica di mantenere le donne a distanza dalla vita degli uomini, di dipendere completamente dalla famiglia prima e dal marito poi è stata la causa del degenerare della situazione: una bambina prima, ragazza poi, praticamente cresciuta in Italia, assume chiaramente per usuali le tradizioni consumistiche italiane. La ragazza inizia quindi a desiderare vestiti “come le compagne” (piuttosto che burqa e velo) ed inizia quindi a vedersi segretamente con un ragazzo italiano.
Scoperta dai genitori, viene segregata in soffitta, lasciata uscire solo per la scuola, presa a pugni e frustata costantemente con fili elettrici per farle cambiare abitudini. La storia è quindi venuta a galla grazie ai vicini, sconvolti dal perpretrarsi delle urla di dolore. Il padre è stato arrestato e la madre denunciata.
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