Dopo circa tre anni, durante i quali la Mullings ha intrapreso una pesante battaglia legale
contro l’ospedale, oggi è finalmente arrivata la sentenza, che ha
sancito un enorme risarcimento, più che lecito, per la donna: 17,9 milioni di dollari. I soldi sono tanti, ma non potranno mai restituirle le sue mani ed i suoi piedi, cosa ben peggiore.
Tutto iniziò nel 2008, quando la Mullings
fu ricoverata e le fu diagnosticato un calcolo renale. In
quell’occasione, le vennero assegnati degli antidolorifici e fu
rimandata a casa. Ma i dolori aumentarono, e il giorno dopo i medici
diagnosticarono una diffusione dell’infezione in tutto il corpo: secondo, loro, le mani e i piedi le andavano amputati. La 35enne riceverà 9,4 milioni di dollari dall’ospedale e dai dottori, il resto della cifra verrà pagata dallo stato di New York.
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