ITALIA – Vinicia Saivezzo una giovane signora 61enne residente a Marghera in provincia di Venezia,
dopo aver vissuto sin dalla nascita senza una gamba si è vista revocare
dallo stato italiano la sua pensione di invalidità ( che non superava i
250 euro al mese).
Oltre a questo, la povera donna si è pure vista arrivare una rischiesta di risarcimento di 14.600 euro
( praticamente la somma dei soldi inviati dallo stato durante questi
ultimi anni ) perché i parametri d’invalidità sono nel frattempo
cambiati.Ne dà notizia un ampio articolo pubblicato su ‘La Nuova Venezia’, fino a
poi arrivare al TG5, su altre reti locali nazionali e su tutto il web.
Il marito della donna esasperato si è infatti rivolto agli
avvocati per veder restituita la pensione di invalidità alla consorte:
250 euro al mese.
Tutta la storia è comunciata i primi di febbraio quando anche l’altra
gamba si aggrava, alla signora 40 anni fu amputata una gamba,
sostituita con una protesi. I coniugi si sono quindi recati all’ufficio
invalidità dell’Asl 12 affinché la 61enne fosse sottoposta ad una visita
e la percentuale di invalidità fosse innalzata al 73%. Risultato alla
signora è stata tolta la pensione di 250 euro mensile di cui godeva. La
motivazione: il cambio dei parametri avvenuto nel 2005, morale la donna
oltre ad avere perso la pensione dovrà restituire quasi 15 mila euro.
Ma cosa del genere come mai accadono solo e soltanto qua in ITALIA?
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