Una professoressa è indagata, dopo la denuncia della dirigenza della
scuola superiore dove insegna, la Lincoln High School, perché è
sospettata di gestire dei siti pornografici con il computer datole in
dotazione dalla scuola.I siti a luci rosse non conterrebbero materiale illegale, o che
coinvolgesse in alcun modo gli studenti, ma l’attività pur non avendo
forse rilevanza penale andrebbe contro i requisiti etici richiesti ad
una docente.I siti non sarebbero andati online, se non per un paio di giorni
(probabilmente per dei test) avrebbero voluto essere per la donna un
modo con cui arrotondare lo stipendio in tempi di crisi. L’idea sarebbe
stata del fidanzato della donna, un ex agente di polizia che aveva
prestato servizio di sorveglianza presso la scuola, che difende la
compagna, sostenendo che coinvolgimento di lei sarebbe stato limitato.
La professoressa, ora in ferie forzate, ammette che i siti erano
stati inseriti nel computer della scuola, ma sottolinea come la sua sia
stata una ingenuità, e non un atto di malizia.
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