martedì 18 dicembre 2012

In trasferta per lavoro, si infortuna facendo sesso: risarcita

SYDNEY (Australia) – Cambiamo proprio continente, e ci spostiamo in Oceania, per seguire la vicenda di una donna, di professione dipendente pubblica, che è stata risarcita in seguito ad un infortunio sul lavoro. In realtà, la donna era sì in trasferta per lavoro, ma non si è infortunata mentre lavorava, bensì mentre stava facendo sesso con un uomo, all’interno di un hotel.Potete ben immaginare le polemiche che la vicenda ha sollevato, soprattutto dopo essere stata resa nota grazie ad internet. Secondo voi, è giusto che la dipendente fosse risarcita? Secondo quanto dichiarato dalla Corte federale di Sydney, è più che giusto, in quanto l’importante non è ciò che stava facendo, ma dove si trovava, ovvero in trasferta per lavoro: va dunque risarcita.Il processo è durato ben cinque anni, e alla fine i giudici federali australiani hanno deciso di respingere l’appello della società di assicurazione infortuni sul lavoro, che avevano chiaramente espresso la propria opinione, secondo la quale tali attività sessuali svolte dalla donna non erano in alcun modo legate alla sua occupazione.Per i più curiosi, volete proprio sapere come ha fatto la donna ad infortunarsi?! Dopo aver invitato a cena un amico dopo il lavoro, l’ha portato nella sua stanza, ed hanno iniziato ad avere un rapporto sessuale, ma sfortuna volle che un portalampada di vetro si staccasse dal muro e colpisse la donna in faccia: così, è rimasta ferita sia al naso che alla bocca

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