Si chiama Gulnaz, la donna afghana che ora sposerà il suo aguzzino, dopo essersi fatta tutti questi anni di galera. La legge islamica, si sa, è alquanto particolare, e basandosi su essa, la donna violentata è responsabile di ciò che le è successo, poiché sarebbe potuta restare in casa o avrebbe potuto evitare di atteggiarsi.
Una storia riportata anche dal noto New York Times, una concezione contraria a ogni società moderna, che le è costata ben 12 anni di carcere. E come se non bastasse, potrebbe anche esservi il rischio che il violentatore potrebbe sentirsi umiliato e uccidere il suo accusatore o abusare di lei un’altra volta. La ragazza, in carcere, ha partorito la bimba da lui concepita, e la scelta di sposare il suo aguzzino potrebbe assicurare anche un futuro alla piccola.
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