Più che una questione religiosa, si tratta
forse più di una questione etica. Rinnegare l’esistenza di una divinità
che è riconosciuta da miliardi di persone in tutto il mondo è molto
grave, ma soprattutto, se non la si vuole riconoscere, ognuno è libero
delle sue azioni, ma è comunque giusto che non si esponga tale ideale in
pubblico, specialmente su un social network frequentato come Facebook, il più diffuso al mondo.
Proprio per questo l’uomo è accusato ora di utilizzo della rete per diffusione di idee sovversive, ma essendo la legge molto severa si è risalito alla sua domanda di assunzione per l’attuale impiego lavorativo, nella quale aveva affermato di essere musulmano, ed è stata utilizzata per accusarlo anche di aver dichiarato il falso. La provincia di Sumatra si è dimostrata indignata da tali affermazioni, e mentre l’uomo andava a lavorare è stato aggredito dai suoi concittadini.
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