mercoledì 26 giugno 2013

Patentino e certificato di qualita' per le prostitute:lo propone una Senatrice

 
A volte il modo migliore per combattere un fenomeno non è proibirlo, ma regolarizzarlo con norme e burocrazia. Se ne discute molto per quanto riguarda la droga e la sua liberalizzazione, ed oggi una Senatrice del Partito Democratico ha proposto di fare lo stesso per la prostituzione, vera e propria piaga, soprattutto quando le donne vengono sfruttate e costrette a tale attività. Maria Spilabotte ha dunque detto che, se la prostituzione non può essere estirpata, può essere quanto meno regolata, per evitare lo schiavismo. Spilabotte propone che ogni prostituta si iscriva alla Camera di Commercio ed apra una partita Iva, con successivo patentino e certificato di qualità. Si potranno anche creare delle cooperative, sullo stile delle “case chiuse” di una volta, per rendere le prostitute autonome, come delle vere e proprie impresarie. “Credo che sulla prostituzione si debba superare un tabù e decidere di governare il fenomeno. Una regolamentazione è necessaria perché con la mancanza di regole o, peggio, con la proibizione, si produce solo una sostanziale indifferenziazione tra libere scelte di autodeterminazione e prostituzione coatta, sfruttata e gestita dalle organizzazioni criminali di tutto il mondo”. Anche la Lega approva la regolamentazione del fenomeno: “Non ha più alcun senso – spiega Massimo Bitonci, capogruppo della Lega – nascondersi dietro ipocrisie e tabù. La prostituzione è un fenomeno che esiste da sempre e il 75% degli italiani è favorevole alla sua regolamentazione”.

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