venerdì 18 gennaio 2013

Lascia morire i cani e poi li getta nel fiume

TORINO – Un fantastico lavoro quello del “dog sitter” che doveva compiere un disoccupato 40 enne un po ritardato mentalmente.
Aveva in custodia due cani, perché di mestiere, illegalmente, faceva il “dog sitter“. Ma quei due cani, dopo essere stati abbandonati per quattro ore in auto sotto il sole, hanno fatto una brutta fine: uno, un Golden Retriver, è morto per il caldo, l’altro, un Bolognese, agonizzante, è stato prima portato a casa dall’uomo, poi, quando è morto, è finito nel Po insieme all’altro povero animale.
L’idea geniale di questo disoccupato era quella di fingersi finto dog sitter e di tenere gli animali per qualche giornata mentre i padroni magari si trovavano fuori per lavoro.
L’uomo si era creato un finto biglietto da visita che rendeva perfettamente l’idea, fino a quando in seguito a diverse denunce l’uomo è stato colto sul fatto ed è stato arrestato.
Dopo un primo tentativo di depistare le indagini dicendo che i cani erano scappati, il dog sitter ha confessato raccontando quello che era avvenuto.

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