IMMENSO SOGNO DI NOTIZIE
venerdì 26 luglio 2013
Per combattere l'obesita' a Dubai i kg che perdi li pagano in oro!
DUBAI
– Oggigiorno la salute e la bellezza del proprio corpo sono argomenti
sempre più emergenti. Le persone, infatti, per il troppo consumismo e la
vita sedentaria che conducono, sono sempre più propense all’obesità,
colpa anche delle grandi catene di fast food, che offrono prodotti
gustosi a poco prezzo. Inoltre, a caua dei ritmi lavorativi stressanti,
la gente ha sempre meno tempo per muoversi e mantenere il prorpio fisico
in forma e salute; la conseguenza di tali comportamenti sono un aumento
vertiginoso del peso che supera i limiti stabiliti. I maggiori paesi
che presentano un alto tasso di obesità sono gli Stati Uniti, la Gran
Bretagna, la Germania e anche alcuni stati del medio oriente, come gli
Emirati Arabi.A Dubai per preveire l’obesità e ridurne il tasso, è stato
escogitato un sistema davvero innovativo: convertire il peso in oro. E’
stato indetto un concorso, della durata di 30 giorni, alla fine del
quale i tre vincitori, che avranno perso più peso, riceveranno monete in
oro; pensate che si può vincere fino a 20 mila euro! Questo piano, che
mira a donare una nuova immagine al paese, come regione attenta alla
salute, è stato attuato anche in Occidente, soprattutto negli States,
dove le persone tendono fortemente al sovrapeso. L’unico rischio è che
anche ragazzi in ottimo stato di salute possano tentare un inutile
dimagrimento o, al contrario, aumentare di peso per poi dimagrire e
ottenere quindi un ricco contributo. Si tratta dunque di modo davvero
forte per motivare la popolazione, non trovate?
Donna coreana ha 46 anni ma ne dimostra 20 :rivela la sua fonte di giovinezza
COREA
DEL SUD – Avete mai visto una donna di 46 anni con un fisico come
questo? Il suo nome è Jung Da Yeon, è coreana e non si è mai sottoposta a
nessun intervento di chirurgia estetica. Nonostante abbia quasi 50
anni, a vederla sembra che ne abbia poco più di 20: davvero incredibile!
Che il suo segreto sia un elisir di eterna giovinezza?Secondo quanto
dichiarato da Jung e riportato dal sito Her weight loss diary, il suo
fisico è così giovane solo grazie alla sua applicazione e a una
questione di fortuna. In ogni momento dell’anno appare sempre in
perfetta forma, ed ha anche due gravidanze alle spalle: è dunque una
mamma di famiglia, molto attenta sia in cucina che in palestra.La sua
storia ha fatto il giro del mondo grazie al web e grazie a YouTube: la
coreana ha deciso di condividere la sua esperienza sia per vanto che per
una questione di marketing, dunque per farsi un po’ di sana pubblicità.
Ovviamente, sono in tantissimi a dire che è impossibile arrivare a tali
risultati senza ricorrere alla chirurgia plastica, ma lei ha sempre
giurato che il suo corpo è frutto di risultati naturali.Nei suoi video, è
possibile vederla in sessioni di fitness: si è lanciata in
quest’avventura esattamente 10 anni fa, quando il suo corpo era ancora
molto diverso da com’è diventato oggi. In Corea e in Giappone la
chiamano “momjjang ajumma”, che significa “mamma che è diventata sexy”.
La donna che vive con oltre 100 gatti in casa
Ricordate
la “gattara” dei Simpson? Beh, Lynea Lattanzio le potrebbe fare
concorrenza, con i suoi oltre 1000 gatti. Potrebbe sembrare la solita
storia di persone disturbate che cominciano ad accumulare animali, ma la
storia di Lynea è ben diversa. “Ammetto che è un po’ estremo avere 1000
gatti, e che è una specie di ossessione,” confessa Lynea. La donna ha
cominciato ad accogliere gattini a casa sua dopo il suo divorzio, che
l’ha lasciata sola in una casa di ben 1200 metri quadrati. In un solo
anno, Lynea aveva accolto e salvato 100 gattini; oggi è arrivata a dieci
volte tanto.Pian piano, i gatti hanno preso possesso della casa e Lynea
si è trasferita nella casa accanto. Ma Lynea non li accoglie soltanto,
li cura e li tratta con amore. Il suo centro di accoglienza si chiama
The Cat House on the Kings. Lynea ha anche uno staff di 23 persone che
si prendono cura degli animali, la maggior parte dei quali provengono
dal rifugio del paese eccessivamente pieno. Ci sono inoltre una nursery,
uno studio veterinario e un “ospizio” per i mici più anziani. I gatti
sono liberi, afferma la Lynea: “Devono poter correre o saltare su un
albero. Sono gatti!”. Il suo rifugio no-profit si basa esclusivamente su
donazioni volontarie.
Una psicoterapeuta fa l amore con i suoi pazienti come terapia
Molti
di voi nel corso della loro vita si sono dovuti rivolgere ad una
psicoterapeuta, anche per motivi di difficoltà di relazione con il
partner sotto le lenzuola, diciamo in situazioni intime. Proprio per
questo, la protagonista della vicenda di oggi, che si chiama Cherly
Cohen Greene e che ha 67 anni, da oltre 30 anni ha provveduto a questo
tipo di problemi interpretando una partner sostituta.Quello che fa
Cherly è molto semplice e soprattutto è utile ai pazienti per sbloccarsi
dalle proprie difficoltà: fa l’amore con i pazienti risolvendo loro
vari problemi, come l’eiaculazione precoce, l’impotenza, la mancanza di
desiderio o anche a muovere i primi passi nell’ambito dell’intimità.Lo studio della dottoressa Cohen Greene è a Berkeley, in California, e
il suo è un lavoro di squadra che coinvolge anche altri psicoterapeuti.
Il suo lavoro la soddisfa, e vi è arrivata dopo un lungo percorso: ha
frequentato corsi di sessuologia, lezioni di focalizzazione sensoriale e
di interazione con i pazienti.
Sindrome di Down:Nuova scoperta di alcuni ricercatori di Boston per eliminare la sindrome di Down
A
Boston alcuni ricercatori avrebbero messo a punto una ricerca
scientifica che potrebbe portare entro alcuni anni all’eliminazione
dell’attività del cromosoma 21. Si tratta del cromosoma che, se
alterato, causa la sindrome di Down.Il team di scienziati
della University of Massachusett hanno studiato le persone affette dalla
sindrome di Down, le quali possiedono nel proprio corredo genetico tre
copie identiche del cromosoma 21 anziché due soltanto. Questa
alterazione causa problemi di cuore, ritardo cognitivo e un’aspettativa
di vita ridotta. Gli scienziati di Boston hanno cercato di risolvere il
problema alla radice, mettendo una sorta di silenziatore al cromosoma di
troppo ed eliminando la causa della malattia.Allo scopo è stato
utilizzato un gene, lo XIST, che ha avuto il compito di “spegnere” il
cromosoma aggiuntivo. Tuttavia, i ricercatori sono cauti in merito alla
loro scoperta: bisognerà avviare la sperimentazione ed osservare
eventuali effetti collaterali sull’uomo.“Negli ultimi dieci
anni abbiamo compiuto passi da gigante nel campo della correzione di
disordini genetici legati a un singolo gene – ha spiegato Jeanne
Lawrence, a capo del team di ricerca. La nostra speranza è che il nostro
contributo possa aprire nuove strade non solo per chi è affetto dalla
sindrome di Down, ma anche per lo sviluppo futuro di una terapia
cromosomica”.
giovedì 25 luglio 2013
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